Balbuzie improvvisa: può insorgere da adulti?

La maggior parte dei balbuzienti iniziano a balbettare da bambini, solo in alcuni specifici e rari casi però può accadere che si possa iniziare a balbettare da adulti. 

Mentre è comune vedere balbettare i bambini nel periodo in cui stanno sviluppando le loro abilità linguistiche, è molto raro imbattersi in adulti che manifestano balbuzie di punto in bianco, ma può succedere.

Questa eventualità che è indicata come balbuzie acquisita o ad esordio tardivo  può svilupparsi per molteplici ragioni.

Una balbuzie improvvisa può essere causata da una serie di cose: trauma cerebrale, epilessia, abuso di droghe (in particolare eroina), depressione cronica o persino tentato suicidio con barbiturici, secondo il National Institutes of Health.

Ma anche nella balbuzie improvvisa, si può fare una differenza tra due tipi diversi di balbuzie, vediamoli.

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BALBUZIE A SEGUITO DI UN FORTE TRAUMA: 2 CASI CLINICI

Un caso di balbuzie improvvisa è quello riportato dai ricercatori dell’Ospedale dell’Accademia militare di Tokorozawa, in Giappone (1). Il paziente, un signore di 70 anni, era stato ricoverato  in ospedale per polmonite, ma improvvisamente ha iniziato a presentare marcate ripetizioni nelle parole. I medici hanno subito avviato tutte le indagini cliniche per verificare la presenza di anomalie neurologiche, in modo da escluderle. Immediatamente dopo, si è proceduto ai colloqui psicologici da cui sono emersi degli eventi psicologici come responsabili dell’insorgenza della balbuzie. Il caso è così stato trattato utilizzando una tecnica di controllo della parlata insieme ad una consulenza psicologica. Gradualmente, nell’arco di 3 mesi e mezzo, la balbuzie è diminuita fino alla completa scomparsa.

Un altro caso simile è stato riportato dal Dr. David Ward, direttore del PCLS (Laboratorio di ricerca del linguaggio) presso l’Università di Reading in Inghilterra (2). Questa volta però il paziente era più giovane, aveva 33 anni.

In entrambi i casi si parla di balbuzie psicogena un tipo di balbuzie, poco frequente, che insorge a seguito di un evento traumatico significativo. Se paragonata alla balbuzie più diffusa, quella per intenderci che insorge in età infantile, emergono molte differenze nonostante si tratti ugualmente di ripetizioni. In questi casi per esempio viene a mancare un elemento tipico della balbuzie classica: la ciclicità. Succede infatti che qui la persona balbetta sempre allo stesso modo indipendentemente dalle situazioni e dai giorni. Un altro elemento di distinzione è il fatto che in questi casi la persona, probabilmente perché la balbuzie è apparsa di punto in bianco, non ci sono i classici vissuti d’ansia che tengono classicamente sotto scacco il balbuziente. Sembra quasi di rivedere i casi di balbuzie infantile in cui il bambino balbetta senza averne grande consapevolezza.

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BALBUZIE A SEGUITO DI UN ICTUS: COLPISCE IN 5 CASI SU 100

In altri casi, la balbuzie può insorgere in età adulta a seguito di eventi neurologici come una ferita alla testa, un tumore, un ictus. Ad esempio dopo questa lesione un disturbo del linguaggio può essere presente per poche ore o può protrarsi per un periodo più lungo. La balbuzie, che in questo caso prende il nome di balbuzie neurogena, ha caratteristiche differenti da quella evolutiva: in particolare non è concentrata sull’inizio della parola, ma le ripetizioni sono presenti anche in mezzo alle parole.

Se prendiamo solo i casi di ictus, facendo riferimento ad uno studio scientifico effettuato in Belgio, possiamo osservare un’incidenza del 5,3%. In pratica sui 319 pazienti che hanno preso parte alla ricerca, tutti colpiti da ictus, in 17 casi è stata diagnosticata balbuzie neurogena. Da un successivo controllo è emerso che dopo oltre 6 mesi dall’ictus, 9 pazienti avevano completamente recuperato la loro scorrevolezza nel linguaggio.

CONCLUSIONE

Quindi possiamo concludere che in base ai dati scientifici la balbuzie può insorgere anche in età adulta. Si tratta di un tipo di balbuzie completamente diversa da quella ad insorgenza infantile e assai più rara. Per dare un’idea, mi occupo di balbuzie da 17 anni e ho visto oltre 800 casi di balbuzie insorta in età infantile e solo 1 caso di balbuzie neurogena. Si trattava di un ragazzo di 30 anni e la sua balbuzie era ai miei occhi evidentemente diversa da quella che avevo sempre visto. Le ripetizioni erano continue e su ogni parte delle parole, tanto da rendere la balbuzie più invasiva. Di contro non ho notato nessun tentativo di evitamento dei blocchi come invece succede in chi balbetta sin dalla tenera età.

In conclusione, in questi casi di balbuzie è bene rivolgersi a specialisti in grado di fare una differenza tra una balbuzie psicogena e una neurogena (diagnosi differenziale) e intraprendere un trattamento che possa portare a risultati apprezzabili.

RIFERIMENTI SCIENTIFICI:

1. Shinichi Taniai, Naoshi Maeara, Nobuaki Tanaka, Takaomi Kurioka, Masayuki Tomifuji, Koji Araki, Akihiro Shiotani, Sudden Onset Psychogenic Stuttering in an Elderly Patient, The Japan Journal of Logopedics and Phoniatrics, 2015, Volume 56, Issue 2, Pages 192-198.

2. Ward D, Sudden onset stuttering in an adult: Neurogenic and psychogenic perspectives,  J Neurolinguistics, 23: 511-517, 2010.

3. Theys, C., van Wieringen, A., Sunaert, S., Thijs, V., De Nil, L.F. (2011). A one year prospective study of neurogenic stuttering following stroke: incidence and co-occurring disorders. Journal of Communication Disorders;44:678-687.

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