Balbuzie e bullismo: conoscere le conseguenze e trovare soluzioni

Una guida completa che esplora le conseguenze del bullismo sui balbuzienti e propone concrete soluzioni. A cura del Dott. Galazzo 

Q uando José, un bambino di 12 anni, iniziò a fare delle assenze a scuola, gli insegnanti non si preoccuparono perché pensarono che si trattasse di una semplice influenza. Le assenze continuarono e gli insegnanti vennero a sapere che la madre di José si era messa in contatto con la Preside per spiegare che il bambino aveva paura di andare a scuola perché gli altri bambini lo prendevano in giro per il suo linguaggio. Josè balbettava e aveva iniziato un trattamento per la balbuzie. L’insegnante disse alla Preside di non aver visto nulla in classe, disse: “in classe non è successo nulla, saranno le solite scuse per evitare di andare a scuola”.

La storia di José è in realtà una storia vera di bullismo, raccolta e raccontata in un articolo scientifico da Yaruss, autorevole ricercatore della Michigan State University. Per la cronaca José ha affrontato la questione bullismo in terapia ed è riuscito a venirne fuori e a ritornare a scuola.

Ma che cosa è esattamente il bullismo? È un comportamento aggressivo intenzionale che viene ripetuto nel tempo e che causa danni fisici o psicologici alla vittima. Il bullismo può essere infatti di natura fisica, oppure può coinvolgere interazioni verbali, sociali o relazionali (ad esempio, l’isolamento sociale) o online (“cyberbullismo”). Può avvenire in classe, al parco giochi, in mensa, sullo scuolabus, via Internet, al centro commerciale e in qualsiasi altro luogo in cui un bambino interagisce con gli altri.

Purtroppo, specialmente a scuola, chi balbetta può diventare bersaglio del bullo, proprio a causa della difficoltà nel parlare. È a scuola infatti che la balbuzie si manifesta più spesso. Basti pensare che i bambini trascorrono metà delle loro giornate lì e affrontano situazioni comunicative con un pubblico medio di 20 persone ogni giorno. Il bullismo a scuola può assumere forme diverse, tra cui prese in giro, derisione, isolamento sociale e persino violenza fisica con ricadute importanti sull’ autostima, la fiducia in sé stessi e lo sviluppo sociale ed emotivo.

In questo articolo, proverò a rispondere a 3 domande sul tema basandomi sulle ricerche scientifiche effettuate da importanti team di ricercatori in tutto il mondo. Fornirò inoltre soluzioni convalidate dalla scienza per aiutare i genitori, gli insegnanti e i professionisti che, come me, si occupano di aiutare chi balbetta.

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La balbuzie del bambino può essere motivo di esclusione in classe?

Uno studio condotto dagli psicologi Peter Howell e Stephen Davis, dell’University College London (UCL), ha utilizzato le scale sociometriche per analizzare i rapporti in classe tra alunni che balbettano e alunni che non balbettano. Hanno partecipato a questa ricerca 16 alunni con problemi di balbuzie e i loro compagni di classe (403 bambini in totale).

I bambini balbuzienti sono risultati quelli maggiormente esclusi ed evitati dai compagni e avevano meno probabilità di essere nominati “leader”. Infatti, solo 1 dei 16 studenti balbuzienti della ricerca era classificato come “leader”.

In sintesi questa e altre ricerche hanno in sintesi dimostrato che i bambini balbuzienti hanno maggiori probabilità di subire atti di bullismo rispetto agli altri bambini.

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Se il bambino viene bullizzato quali sono le conseguenze immediate?

Il bullismo può rendere il problema della balbuzie più grave di quanto non sia già. Infatti il bambino che sa di essere preso in giro ogni volta che balbetterà cercherà di controllare la propria parlata, ma un controllo eccessivo ha come risultato l’aumento dell’ansia e della tensione. Accade spesso che il bambino che balbetta inizia ad evitare di parlare per paura di sbagliare davanti agli altri per paura di diventare un bersaglio facile. La conseguenza ulteriore diventa l’ isolamento sociale delle vittime di bullismo a causa del timore del giudizio degli altri.

Pertanto, il bullismo ha effetti sui pensieri, sul comportamento, oltre che sulla fluenza stessa.

Un’altra conseguenza che le ricerche hanno messo in evidenza è che il bambino bullizzato può diventare a sua volta un bullo perché entra in un vortice di frustrazione e rabbia che da vittima lo trasforma, in taluni casi, in carnefice.

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Quali sono le conseguenze sul suo futuro?

Un altro studio pubblicato sul Journal of Fluency Disorders ha coinvolto 36 ragazzi che balbettavano e 36 che non balbettavano. Utilizzando il Retrospective Bullying Questionnaire l’indagine ha riguardato le conseguenze su ragazzi di circa 22 anni, che avevano subito bullismo da piccoli.

La ricerca ha dimostrato che questi giovani, sebbene fosse passato un bel po’ di tempo dai tempi in cui erano vittime di bullismo, riportavano conseguenze come: ansia sociale, paura del giudizio degli altri e altre forme di impatto negativo duraturo.

SOLUZIONI PER IL BULLISMO SUI BAMBINI CHE BALBETTANO

Ci sono molte cose che i genitori, gli insegnanti e i professionisti della salute possono fare per prevenire e affrontare il bullismo sui bambini balbuzienti. Yaruss propone questi 5 passi chiave:

  • Spiegare la balbuzie a chi balbetta

Spesso di balbuzie si parla poco sia in famiglia che in terapia. Ci si concentra molto sulla ripetizione e poco sulle convinzioni che il bambino si costruisce intimamente sul suo problema. E’ quindi poi facile che una presa in giro possa scatenare sentimenti di colpa e comportamenti di chiusura. E’ quindi utile consentire al bambino di confrontarsi con un professionista esperto in balbuzie che sappia rispondere alle sue domande sul suo linguaggio in modo adeguato. José, ad esempio, iniziò proprio da qui a gestire quello che gli stava accadendo e questo gli diede coraggio e alla fiducia nella sua capacità di affrontare in modo consapevole la balbuzie.

  • Educare i bambini sul bullismo

Più gli studenti imparano a conoscere il bullismo e il motivo per cui le persone lo fanno, meno è probabile che pensino che il bullismo sia colpa loro, che sia un attacco personale contro di loro o che sia legato alla loro balbuzie. La conoscenza del bullismo può aiutare i bambini a separare i loro sentimenti sulla balbuzie da quelli sul bullismo, e questo li prepara a reagire in modo produttivo quando subiscono atti di bullismo. Soprattutto da queste “lezioni” i bambini possono imparare che il bullismo non è mai giusto.

  • Aiutare i bambini a cambiare il modo in cui pensano e sentono la loro balbuzie

Per ridurre il bullismo, sarebbe utile che i bambini ignorassero semplicemente i commenti offensivi dei bulli, in modo da non dare loro la soddisfazione di una risposta negativa. Quando i bulli non otterranno più la risposta negativa che desiderano, passeranno oltre. Una chiave di successo per superare il bullismo, quindi, è che i bambini diventino meno infastiditi dalla balbuzie attraverso varie strategie. Un esperto sulla balbuzie utilizza a questo scopo tre approcci clinici: la desensibilizzazione, la ristrutturazione cognitiva e la promozione dell’accettazione.

  • Aiutare i bambini a usare risposte assertive

I bambini che fanno i bulli prosperano grazie alle risposte del bersaglio. È dunque utile cambiare il modo di rispondere al bullismo, imparando risposte che possano disinnescare il bullismo e diminuire la probabilità che esso continui. Lo psicologo esperto in balbuzie, qui, grazie anche a tecniche di role-playing studierà con il bambino risposte assertive al fine di reindirizzare il bullo lontano da lui e dalla caratteristica della balbuzie. Ho parlato in un altro articolo di come sviluppare l’assertività.

  • Informare meglio i genitori e gli insegnanti

Spesso i genitori e gli insegnanti non hanno le informazioni necessarie sulla balbuzie per prevenire e minimizzare l’impatto del bullismo sui bambini che balbettano. Ho scritto altri articoli. A tal proposito consiglio di leggere questa guida per insegnanti e questa guida per genitori. Chi fa il mio lavoro, il terapeuta della balbuzie, può fornire una piccola formazione sul tema che spesso si rivela utile anche ad abbassare le ansie dei genitori e a fornire strumenti agli insegnanti.

CONCLUSIONE

Le ricerche hanno dimostrato che i bambini balbuzienti hanno maggiori probabilità di essere vittime di bullismo rispetto agli altri bambini. Tuttavia, sebbene tutti siano a rischio di bullismo, alcuni bambini sembrano essere più colpiti di altri da questa esperienza. La loro ansia e la loro volontà di impegnarsi con i coetanei possono portarli a isolarsi e spesso li fanno sentire arrabbiati e risentiti. Le conseguenze a lungo termine di questo comportamento possono essere significative e possono persino influire sulla capacità del bambino di instaurare relazioni in futuro.

La balbuzie diventa un argomento di cui si parla non in modo adeguato, ci si concentra molto sulle ripetizioni e si finisce per non dare importanza a ciò che il bambino (ma anche il genitore) sa veramente sulla balbuzie. Con questo “alone di mistero” (in questo articolo l’ho definito “la cospirazione del silenzio”) diventa quindi facile che le prese in giro scatenino sentimenti di colpa e comportamenti di chiusura. È dunque utile permettere al bambino di confrontarsi con un professionista, esperto in balbuzie, che possa rispondere alle sue domande sul suo linguaggio in modo appropriato.

Questo articolo ha fornito un’istantanea di cosa sia la balbuzie, di come possa colpire i bambini e di cosa possano fare i genitori e gli insegnanti per prevenire il bullismo e assicurarsi che la balbuzie del bambino non venga influenzata negativamente da questa esperienza.

FONTI BIBLIOGRAFICHE:

1. Davis, S., Howell, P. and Cooke, F. (2002), Sociodynamic relationships between children who stutter and their non-stuttering classmates. Journal of Child Psychology and Psychiatry, 43: 939-947;

2. Blood, G. W., & Blood, I. M. (2016). Long-term consequences of childhood bullying in adults who stutter: social anxiety, fear of negative evaluation, self-esteem, and satisfaction with life. Journal of fluency disorders, 50, 72-84;

3. Yaruss JS, Reeves N, Herring C. How Speech-Language Pathologists Can Minimize Bullying of Children Who Stutter. Semin Speech Lang. 2018 Sep;39(4):342-355. doi: 10.1055/s-0038-1667163. Epub 2018 Aug 24. PMID: 30142645.

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